24 Gennaio 2024, 17:12

Se stai pensando di acquistare un’abitazione, ti sarà certamente passata per la mente la domanda riguardo quanto costi il Notaio, quale budget mettere in previsione e cosa aspettarsi. Chiariamo subito che non è possibile stabilire a priori questa spesa: le tariffe notarili, sebbene siano esistite per qualche tempo, non sono più in vigore ormai da diversi anni. L’unico modo per sapere la cifra esatta dell’atto notarile sarà dunque quello di rivolgersi al professionista stesso, magari richiedendo un preventivo del Notaio online: come sempre, la rete ci viene incontro rendendoci più facili anche queste incombenze.

Quello che però possiamo fare è stabilire l’ammontare di tasse e imposte che andremo a sostenere: anche se non tutti ne sono a conoscenza, infatti, quello che verseremo al Notaio non si limiterà al suo onorario, ma comprenderà anche le tasse che questi provvederà a riscuotere e a sua volta a versare allo Stato. Questa funzione è quella che si definisce “Sostituto d’imposta” e si realizza appunto quando un’azienda o – in questo caso – un professionista si occupa del versamento delle tasse a nome nostro.

Quali saranno queste voci? Le variabili sono molte: innanzitutto se si tratta di una prima o di una seconda casa, se si acquista da un privato o da una società costruttrice e – in questo secondo caso – da quanti anni sono passati dalla realizzazione dell’abitazione, dal costo dell’immobile e dalla sua rendita catastale, dall’eventuale presenza di pertinenze, dall’esistenza di crediti d’imposta e, se presenti, anche da eventuali agevolazioni e bonus.

Quanto costa il notaio in caso di acquisto della prima casa

Cerchiamo dunque di mettere un po’ di ordine almeno nelle voci principali di questa giungla di dati, ricordandoci che ci sono portali specializzati e gratuiti che ci guidano passo passo evitandoci parecchi mal di testa. Dunque, per avere la sicurezza dei costi che andrai a sostenere calcola il costo per il rogito dal Notaio direttamente online e non affidarti al fai da te, così da evitare eventuali soprese che potrebbero impattare in modo importante sulle tue finanze.

Detto questo, partiamo dal primo caso: compravendita di prima casa tra privati. Dovremo pagare un’imposta di registro nella misura del 2% sull’imponibile che si determina moltiplicando la rendita catastale per un coefficiente pari a 110. Inoltre bisognerà pagare l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale in misura fissa di 50€ ciascuna, per un totale di 100€. In caso di compravendita di prima casa da società costruttrice per un immobile costruito o ristrutturato da più di cinque anni si applicano questi stessi costi.

Se invece parliamo di compravendita di seconda casa tra privati?

In questo caso dovremo considerare un’imposta di registro nella misura del 9% sull’imponibile che si determina moltiplicando la rendita catastale per un coefficiente pari a 120. Le imposte catastale e ipotecaria salgono a 100€ ciascuna. In caso di compravendita di seconda casa da società costruttrice per un immobile costruito o ristrutturato da più di cinque anni si applicano questi stessi costi.

Passiamo ora all’acquisto da impresa costruttrice nel caso in cui siano passati meno di cinque anni dalla costruzione o ristrutturazione dell’immobile. Anche qui abbiamo la distinzione tra abitazione principale, che gode di particolari agevolazioni, e altre tipologie di acquisto.

Se quella che stiamo comprando è una prima casa dovremo pagare l’IVA al 4% sul prezzo d’acquisto, per una seconda casa l’IVA sale al 10% mentre per le abitazioni di lusso avremo un costo del 20% sempre sul prezzo pagato al costruttore. Attenzione però, in questo caso l’imposta non verrà versata al Notaio, bensì alla società che ci sta vendendo l’immobile.

Quello che invece dovremo dare al Notaio sono le imposte di registro, ipotecarie e catastali che ammontano a 168€ ciascuna, per complessivi 504€.

A queste spese – che sono basilari e uguali per ogni compravendita – possono aggiungersi altri importi a titolo di bolli, tasse e simili che dipendono dall’atto stesso, dalle formalità eseguite dal Notaio, dalla trascrizione degli atti e da una serie di altre eventualità: nel preventivo del Notaio tutte queste voci saranno espresse in modo chiaro e distinguibile e, nel caso in cui qualcosa non dovesse esserti chiaro, lo studio sarà disponibile a spiegarti ogni aspetto.

Il preventivo del Notaio per il mutuo

Un aspetto a sé delle compravendite immobiliari è quello che riguarda l’apertura di un mutuo: anche se vengono firmati contestualmente, si tratta a tutti gli effetti di due atti diversi. Tanto diversi che, a ben vedere, anche i protagonisti non sono gli stessi: all’atto di compravendita partecipano infatti venditore e compratore, mentre a quello di mutuo saranno presenti lo stesso compratore e un rappresentante dell’istituto di credito che ha concesso il prestito.

È dunque evidente come la necessità di aprire un atto di mutuo cambierà anche il costo del Notaio: quando contattiamo il professionista, dunque, non dimentichiamoci di questo importante aspetto!

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