I colori dicono molto di chi siamo, cosa ci piace e quale stile di vita adottiamo. Per questo motivo, anche all’interno delle scelte legate alla propria casa, un pizzico di psicologia del colore non fa assolutamente male. Non è solo una questione estetica, ma anche di ciò che vuoi trasmettere alle persone che vivono l’ambiente di casa tua.
Il colore influenza in maniera inconsapevole il nostro modo di stare in un certo ambiente e le sensazioni che ci suscita. Hai mai provato a trovare confortevole un luogo come un ristorante senza capire esattamente perché? Non solo perché magari ti piaceva l’arredamento, ma anche perché i colori e l’arredamento erano studiati appositamente per trasmettere una certa sensazione, nel caso del ristorante probabilmente tranquillità e calore.
Ogni ambiente ha poi le sue peculiarità, ma scopriamo meglio come applicare la psicologia del colore all’arredamento e, in generale, quali accorgimenti cromatici adottare.
Psicologia del colore: cosa significa esattamente?
La psicologia del colore non è altro che lo studio delle emozioni che ogni colore può provocare nei confronti di chi lo vede. Chiaramente, un certo colore può trasmettere emozioni anche se in piccole dosi, ma prova ad immaginare in questo senso che impatto può avere un’intera stanza di un certo colore.
Inoltre, il marketing studia praticamente ogni emozione associata anche ai colori; per questo motivo un certo logo è rosso o giallo, un negozio ha l’insegna di un determinato colore e così via, nulla è lasciato al caso.
Il blu trasmette pace e tranquillità, il rosso trasmette passione e amore, mentre il giallo felicità e buon umore. Sono sensazioni che proviamo in maniera totalmente inconsapevole, perché da sempre siamo sottoposti a stimoli che ci hanno fatto associare a questi colori determinate emozioni.
Come già anticipato, questi concetti possono essere molto utili nella scelta del colore dominante nel proprio arredamento, anche sulla base delle emozioni che si vogliono trasmettere ai propri ospiti e, perché no, anche alle persone che vivono abitualmente la casa, alla propria famiglia.
Arredamento e colori: come si scelgono i colori corretti
Secondo la psicologia del colore, la scelta del colore di un appartamento, o meglio dell’arredamento, è spesso legata allo stile che si sceglie di adottare. Uno stile ha già di per sé determinate caratteristiche che si riflettono sul colore dominante. Per fare un esempio, una casa arredata in stile minimal e moderno avrà come colori dominanti il grigio, il bianco o altri colori neutri.
Un altro esempio riguarda i colori accesi, adeguati soprattutto negli stili più particolari. Per avere un tocco chic più specifico si può optare per i colori leggeri, come ad esempio i colori pastello. Tante sono le alternative, naturalmente, e molto dipende dai propri gusti e dal proprio carattere.
La scelta in genere ricade su tre colori diversi, di cui il primo (dominante) si trova circa nel 60% degli elementi d’arredo, il secondo al 30% circa ed il terzo e ultimo per il 10% rimanente. Dunque, il colore dominante riguarda sicuramente pareti e mobili, il colore secondario va a completare il colpo d’occhio creando un contrasto ed il terzo riguarda invece i dettagli, magari qualche tocco di stile o elementi d’arredo facilmente modificabili nel tempo.
La psicologia del colore ricorda anche che il colore o i colori dipendono dalla stanza di riferimento. Una camera da letto infatti non è certo arredata come una sala da pranzo o un bagno. In questo senso, si può optare per scelte più eclettiche negli spazi della zona giorno, mentre sono suggerite soluzioni più soft per le stanze della zona notte.
Infine, all’interno delle scelte di colore suggeriamo di considerare anche il ruolo, fondamentale, ricoperto dalla luce: la luminosità può cambiare completamente il colpo d’occhio di una stanza o di un’intera casa, scegli con cura come valorizzarla!
Laureata in marketing, appassionata di Real Estate e Tecnologia.
Oggi si occupa di marketing in Wikicasa per applicare tutte le potenzialità del digital al mondo dell’immobiliare.