25 Agosto 2017, 12:35

I drammatici avvenimenti di Ischia hanno inasprito la polemica sull’abusivismo edilizio, riaperta dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio già durante il Meeting di Comunione e liberazione tenutosi nei giorni scorsi a Rimini.

Delrio aveva affrontato il tema con durezza, affermando: “La fragilità del nostro Paese dipende dal fatto che si sia costruito troppo, male e illegalmente. Bisogna demolire gli immobili illegali. Si possono individuare delle priorità tra quelli da demolire prima e quelli che devono esserlo poi, ma non si può rinunciare al fatto che la legge vada rispettata”. E gli ultimi dati emersi gli danno ragione: si parla di 1,2 milioni di case mai censite.

Dopo le recenti scosse sismiche di Ischia, Delrio è tornato sull’argomento denunciando: “Troppi crolli per una scossa di 4.0. Un terremoto di tale magnitudo non dovrebbe provocare altro che un po’ di paura, e invece eccoci ancora una volta a piangere vite umane”. 

Di tutt’altro parere invece il governatore della Regione Campania, che ha bollato come strumentalizzazione la polemica sull’abusivismo. Per De Luca: “È crollata un’abitazione vecchia e sono crollati dei cornicioni di un immobile costruito nel secolo scorso. Nessuna connessione tra questi fatti e l’abusivismo”.

Nel frattempo, la Procura di Napoli sta valutando l’ipotesi di aprire un’inchiesta contro ignoti per disastro colposo e omicidio colposo plurimo in seguito ai danni provocati dal sisma di Ischia: 2 morti, centinaia di sfollati e il crollo di alcuni edifici.

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1 CommentoChiudere commenti

1 Commento

  • Ruggero d'Amato
    Posted 25 Agosto 2017 at 19:05 0Likes

    Fitografiamo gl’immibili crollati ad Ischia per stabilire l’epoca della costruzione

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