26 Maggio 2023, 12:33

Il settore delle costruzioni è in crescita esponenziale grazie ai tanti bonus fiscali che riguardano il mercato edile.

Secondo la ricerca fatta da GS1 Italy e Cresme, denominata “La digitalizzazione nel settore delle costruzioni: scenari e potenzialità del mercato”, presentata all’evento “Digitalize or die? Tracciabilità, interoperabilità e sostenibilità per la modernizzazione delle costruzioni”, nel 2022, il valore aggiunto per ora lavorata è aumentato del 9,2% rispetto al triennio tra il 2017 e il 2019, mentre negli altri settori la crescita è stata del solo 2,8%.
Si consideri però che il valore aggiunto di un’ora lavorata è di 25 euro per l’architettura e l’ingegneria, di 26 per l’edilizia, mentre in altri settori è di 36,5 euro.

Mercato edile: alcune statistiche sui perché della crescita

La ricerca esplora le nuove tendenze di questo settore, che al momento vale 223 miliardi di euro (dato dell’anno 2021).
L’Italia ha visto una grande crescita negli ultimi sei anni, (2% medio annuo) che non si è vista negli altri importanti stati europei: in Germania, Spagna e Francia c’è stata una decrescita che va dal -4,5% spagnolo allo 0,8% tedesco.
Questa crescita tutta italiana è dovuta sicuramente alla ristrutturazione incentivata, che ha coinvolto il 30% degli interventi, ma anche ad altri fattori, come l’espansione del settore delle infrastrutture e di quello impiantistico, cresciuto dal 27% al 35%, una crescita che non si è vista in nessun altro Paese.

Digitalizzazione della progettazione edile: come può snellire il settore

Ad influire c’è anche l’ottimizzazione della gestione dei processi e la digitalizzazione, che hanno fatto crescere la produttività oraria: innovazione tecnologica, innovazione del processo e qualità del capitale umano hanno permesso quindi al settore delle costruzioni di crescere mentre tutti gli altri settori registravano un calo.
La produttività oraria rimane comunque troppo bassa e questo è attualmente il principale problema del settore delle costruzioni in Italia.
Ciò dipende dal costo dell’errore tipico del settore edilizio. Infatti, spesso i tempi si dilatano e le spese si alzano rispetto a quelle previste inizialmente, anche a causa della filiera lunga e complessa, che comprende tantissimi attori (ordini professionali, professionisti del real estate, operatori finanziari, imprese edili, investitori) e che spesso causa una comunicazione non efficiente. Si tratta di una filiera lunga, frammentata e complessa, che comprende la progettazione, la costruzione e una serie di altri passaggi che causano la bassa produttività oraria del settore delle costruzioni. Degli strumenti efficaci per accelerare il cambiamento possono essere l’impiego della stampa 3D e l’automazione

Digital transformation mercato edile: il ruolo del BIM (Building Information Modelling)

L’elemento che farà da volano per il progresso del settore delle costruzioni è il BIM (Building Information Modelling), verso cui il settore ha delle profonde resistenze. Il modello, però, snellirebbe tutti i passaggi e migliorerebbe la comunicazione tra progettisti e costruttori, con una maggiore chiarezza sugli elementi di fabbrica e sui prodotti.


È necessario che il settore passi massicciamente all’utilizzo di piattaforme BIM, cosa che al momento riguarda una percentuale limitata di progetti. Inoltre, i prodotti devono essere univocamente identificabili in ogni fase del processo:

  • progettazione;
  • costruzione;
  • consegna;
  • gestione;
  • manutenzione.

Senza un trattamento efficace dei flussi e dei materiali di lavoro, l’impresa si espone a rischi ambientali, amministrativi e relativi alla sicurezza.

Digitalizzazione della progettazione edile: imprese illuminate che sono già passate all’automazione

Settori come l’illuminazione, l’impiantistica, la distribuzione e l’installazione sono già avvicinati da tempo alla domotica e all’Internet of Things (IoT). Un esempio virtuoso è quello dell’azienda Bticino, che ad oggi ha installato 1,5 milioni di dispositivi per la smart home e che lavora con 15.000 installatori esperti di domotica.

Digitalizzazione imprese edili: le dichiarazioni dei più importanti operatori del settore

Anche se il mondo delle costruzioni è indietro rispetto ad altri settori, ripartire dalla sostenibilità e dalla digitalizzazione è l’unica strada

Paolo Cibien, industry engagement director di GS1 Italy, ha dichiarato che “Il mondo delle costruzioni parte in ritardo ma, proprio per questo, potrà ottenere maggiori benefici da un processo di digitalizzazione capace di ridisegnare i comportamenti della filiera, i modelli di offerta, i livelli di produttività, i rapporti con la domanda, oltre a consentire nuovi obiettivi qualitativi in termini di sicurezza e sostenibilità”.

Si pronuncia anche Cibien che dichiara che “Il passo decisivo verso un settore pienamente digitale è che i prodotti in fase di progettazione, costruzione, consegna, gestione e manutenzione siano univocamente identificabili e rintracciabili. Una filiera in cui le informazioni sono facilmente reperibili e confrontabili aumenta la produttività a tutti i livelli, riduce gli sprechi e rende i processi più sostenibili ed efficienti”.

Mercato edile, BIM, digitalizzazione: conclusioni

Tramite queste nuove tecnologie è possibile scambiarsi velocemente informazioni aggiornate e avvicinarsi alla provocazione di Michele Capè, della Commissione BIM dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano: “È possibile un cantiere senza disegni? Per un progettista digitalizzare significa dematerializzare e tradurre le informazioni nel linguaggio dei computer […]. A breve la carta non servirà più”. 

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