Il cambiamento climatico e l’esigenza di contenere la spesa energetica hanno cambiato l’approccio rispetto all’accesso alle fonti energetiche rinnovabili. Vediamo in che modo viene agevolata l’installazione di impianti a fonti rinnovabili e a che punto si trova l’Italia relativamente alle energie rinnovabili.
Efficienza energetica ed energie rinnovabili in Italia: le novità del Decreto PNRR 3
Ci troviamo di fronte a queste novità, che saranno valide fino al 2024:
- autorizzazioni più agevoli per installare il fotovoltaico;
- aree compatibili a questi interventi più estese;
- una nuova perimetrazione per gli interventi di edilizia libera e interventi senza VIA (Valutazione di Impatto Ambientale).
Inoltre, il Decreto PNRR 3 estende di un anno (dal 30 giugno 2023 allo stesso giorno dell’anno successivo) l’obbligo di convocare la conferenza dei servizi in modalità semplificata per tutte le opere, non solo relative alle fonti energetiche rinnovabili, del PNRR e del PNC.
Autorizzazioni impianto fotovoltaico: non necessarie se è manutenzione ordinaria
Le autorizzazioni al fotovoltaico non sono necessarie se gli interventi sono considerati manutenzione ordinaria, come nel caso di installazione di impianti a terra in aree industriali, artigianali, commerciali, discariche, cave non più sfruttate.
In questi casi, solo la Soprintendenza può mettere un veto, nel caso ci siano vincoli paesaggistici.
Impianto eolico: quando possono rientrare nella manutenzione ordinaria
Come per gli impianti fotovoltaici, anche per gli impianti eolici a volte è possibile farli rientrare nella manutenzione ordinaria e quindi non dover ottenere nessun permesso.
Questa semplificazione vale per impianti fino a 20 KW installati al di fuori di:
- centri storici (zone territoriali A);
- aree di completamento (zone territoriali B);
- aree appartenenti alla Rete Natura 2000;
- altre aree protette.
Rinnovabili in italia: quando è possibile procedere senza VIA
Nelle aree idonee all’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, previsti in piani e programmi che hanno già ottenuto la VAS (Valutazione Ambientale Strategica), fino al 30 giugno del 2024 sarà possibile procedere senza la Valutazione di Impatto Ambientale nei seguenti casi:
- impianti fotovoltaici, anche con sistema di accumulo, con potenza complessiva fino ai 30 MW;
- impianti di accumulo elettrico;
- rifacimento, potenziamento, ricostruzione anche integrale di impianti fotovoltaici già presenti, anche comprensivi di sistema d’accumulo elettrico, nel caso non ci sia variazione di area occupata e che abbiano potenza pari o inferiore a 50 MW;
- ripotenziamento di impianti eolici esistenti, senza variazione di area occupata e fino a 50 watt;
- impianti di produzione di energia pulita offshore che ricadono nel piano di gestione dello spazio marittimo, fino ai 50 MW.
La VIA non sarà richiesta neanche per le infrastrutture elettriche che collegheranno gli impianti alla rete nazionale.
Energie rinnovabili in Italia: estensioni delle aree idonee per fotovoltaico ed eolico
Anche riguardo alle aree idonee abbiamo delle estensioni.
Vengono considerate aree idonee i sedimi aeroportuali, e i siti dove sono già presenti impianti che utilizzano la stessa fonte rinnovabile, per interventi integrativi che non prevedano l’utilizzo di più del 20% di suolo in più.
Questo limite è valido per tutti gli impianti tranne per quelli fotovoltaici, che non hanno un limite.
Viene inoltre ridotta da 1 km a 500 metri la fascia di rispetto tra impianti fotovoltaici e beni sotto tutela e da 7 km a 3 km la fascia di rispetto tra impianti eolici e beni sotto tutela.
Autorizzazioni impianto fotovoltaico nelle aree agricole: a che condizioni?
Gli impianti fotovoltaici sono ammessi nelle aree agricole a queste condizioni:
- pannelli collocati ad almeno due metri dal suolo, sopra le piantagioni;
- pannelli non ancorati a supporti che si possono spostare difficilmente o fissi, in cemento;
- componenti dell’impianto integrati con l’agricoltura, usati come supporto di piante di sistemi di irrigazione o come ombreggiatura;
- impianti non collocati in aree di Rete Natura 2000 o in altre aree protette.
Per impianti fotovoltaici su ville, giardini, parchi o complessi di interesse pubblico, l’autorizzazione paesaggistica deve essere rilasciata entro 45 giorni, dopo i quali scatta il silenzio assenso.
In arte Irriverender, è Architetto di formazione, Docente di ruolo di Tecnologia, Copywriter e Seo Specialist.
Collabora con varie riviste e siti, scrivendo saggi su temi di architettura, domotica, design, real estate e tecnologia dell’abitare.