
Dalla fusione di due colossi del settore, nasce Habyt Group, la più grande società di co-living al mondo. Questa fusione genererà nuovi concetti innovativi dell’abitare da diffondere globalmente. Scopriamo insieme cos’è il co-living, questa soluzione abitativa innovativa che piace a giovani professionisti e nomadi digitali, e che si è diffusa anche in Italia.
Co-living: che cos’è
Il co-living è un modello abitativo che si basa sull’affitto di abitazioni in edifici con servizi e spazi in condivisione. Si tratta di un nuovo modo di abitare che si è sviluppato come risposta all’attuale situazione economica, che spinge molte persone a dover ridurre i costi per l’alloggio. Non si tratta solo di una questione economica: c’entrano anche i cambiamenti socio-culturali e l’urbanizzazione.
Il co-living è una risposta efficiente a questi cambiamenti, perché offre edifici intelligenti e che prevedono la condivisione di spazi comuni che rispondono ad una serie di servizi. Il tutto avviene tramite l’impiego di edifici tecnologicamente avanzati, che permettono una gestione totalmente digitale, liberando i residenti dagli oneri legati alla manutenzione.
Co-living in Italia
In Italia, dove il co-housing, un fenomeno apparentemente simile, non è mai decollato, il co-living sembra invece aver ricevuto molto interesse, soprattutto tra giovani smart-workers e nomadi digitali.
Siamo abituati a pensare ai nomadi digitali come a giovani professionisti che scelgono mete esotiche, ma c’è anche chi sceglie piccoli centri, anche del nostro Paese. Quando l’idea è spostarsi così spesso, l’allaccio delle utenze e in primis della fibra ottica non possono diventare un problema e assorbire il poco tempo a disposizione, e il co-living diventa quindi la soluzione ideale.
Soluzioni abitative innovative: chi sono i co-liver
La media dei co-liver è di 27 anni. Si tratta di professionisti con fatturato tra i 30.000 e i 60.000 euro all’anno, giovani freelance e startupper. In pochi sono studenti, perché per il target degli studenti c’è lo student housing.
Molti professionisti lavorano nel digitale e amano vivere in un ambiente multiculturale e senza i pensieri legati alle manutenzioni domestiche. Anche se l’Italia è restia ai cambiamenti, questa volta sembra aver accolto con entusiasmo questa nuova opportunità.
Habyt Group: la nuova società di co-living nata da un’importante fusione
Dalla fusione del più importante player in Europa ed Asia, Habyt, e il più grande operatore in Nord America, Common, nasce Habyt Group, che sarà quindi la più importante società mondiale che si occupa di co-living.
La nuova società avrà più di 40 sedi, sparse in 14 nazioni e 3 continenti e gestirà 30.000 unità immobiliari di co-living.
Co-living: la storia di Habyt e di Common
L’europea Habyt è stata fondata a Berlino nel 2017 per sviluppare soluzioni abitative all’avanguardia, diventando la più importante piattaforma europea del co-living, soprattutto dopo aver acquisito, nel 2020, la società concorrente Homefully.
La tecnologia di Habyt permette ad una persona, in qualsiasi luogo si trovi, di accedere ai servizi di co-living digitale premendo un tasto. Le unità abitative vengono pubblicate sulla piattaforma appena libere e il processo avviene tramite il web, dal primo contatto alla consegna della chiave digitale (smart key).
Common è invece un’azienda che fornisce strumenti per la gestione di proprietà multifamiliari tecnologicamente avanzate, all-inclusive e che liberano i proprietari da ogni stress.
Entrambe le aziende hanno visto triplicare il loro fatturato nell’arco del 2022 e si prevede un ulteriore raddoppio nell’anno vigente. L’obiettivo della nuova società è quello di permettere l’accesso ad una proprietà in affitto in qualsiasi parte del mondo, senza affogare nella burocrazia.
Co-living: come potrebbe cambiare il modo di vivere sul Pianeta
Il co-living rivoluziona le abitudini dell’abitare diffuse in Occidente e in generale a livello planetario. Si tratta di una soluzione abitativa innovativa che genera nuovi stili di vita, riproducibili in qualsiasi luogo del globo, rendendo gli spostamenti per lavoro o cambio-vita molto più confortevoli e meno stressanti e traumatici.

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