Carta dedicata a te, il contributo economico messo a disposizione delle famiglie in stato di bisogno è operativo. Facciamo il punto della situazione.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 146 del 24 giugno 2024, il decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste attuativo del provvedimento che ha istituito la Carta dedicata a te, al fine di fissare i beneficiari e i requisiti per accedervi.
Il decreto ha lo scopo di ripartire le risorse dell’apposito Fondo che è stato istituito con la Legge di Bilancio 2023 e che per quest’anno viene incrementato di 600 milioni di euro, a fronte di quanto disposto dall’ultima Legge di Bilancio 2024. L’agevolazione messa a disposizione delle famiglie economicamente più bisognose diventa di fatto effettivo.
Chi può quindi avvalersi della misura? Potranno beneficare del contributo i nuclei familiari che risiedono su territorio italiano, iscritti all’anagrafe comunale e aventi un Isee non superiore ai 15000 euro all’anno. Oltre a tali requisiti è necessario non essere destinatari di altre misure di sostegno.
Come utilizzare la Carta dedicata a te
La Carta dedicata a te, pari a 500 euro per ciascun nucleo familiare potrà essere utilizzata per effettuare una serie di spese. Stiamo parlando di acquisti di beni alimentari di prima necessità, di carburanti o di abbonamenti al servizio di trasporto pubblico locale.
La somma in questione dovrà essere accreditata al beneficiario a partire dal mese di settembre 2024 e dal nucleo interessato dovrà essere totalmente utilizzata entro il 28 febbraio 2025.
E’ possibile erogare il contributo attraverso carte prepagate Postepay che il soggetto interessato e avente il diritto alla misura potrà ritirare presso gli uffici postali abilitati.
Gli esercenti commerciali che hanno aderito al programma potranno inoltre applicare al beneficiario possessore della social card anche degli sconti sui prezzi di acquisto.
Carta dedicata a te: cosa altro c’è da sapere
Restano purtroppo irrisolti ancora alcuni dubbi. Il decreto attuativo non riporta infatti la tabella che consente di rendere note le modalità di distribuzione della Carta tra i vari Comuni. Anche se nel provvedimento sono indicati i criteri di ripartizione, di fatto mancano i numeri che dovevano essere indicati in una tabella allegata che invece non è presente. Tale aspetto non è secondario, poiché la graduatoria per essere ammessi è stilata dagli enti locali e pertanto sapere il numero di Carte assegnate al proprio comune è di fondamentale importanza.
Per l’anno in corso vi sono alcune novità. Oltre al contributo pari a 500 euro, ci saranno 30.000 carte in più all’interno di tutto il territorio nazionale.
Altro punto sul quale soffermarsi è costituito dall’elenco delle spese alle quali si può accedere con la social card che viene esteso ad ulteriori voci, soprattutto per quanto concerne i beni alimentari.
Le assegnazioni delle Card ai Comuni avverranno in parte, in proporzione alla popolazione che risiede in ciascun Comune e in parte, in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite medio di ciascun Comune e il valore del reddito pro capite medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione.
Laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino lavoro nel mondo delle assicurazioni. Sono appassionata di libri, cinema e comunicazione e dal 2013 ho iniziato la mia esperienza in continua evoluzione come web writer.