Quando si pensa ad un investitore in genere si immagina un signore di mezza età distinto e ben vestito. Di certo, tralasciando i rampolli di imperi economici, non si pensa quasi mai ai giovani. Ed è un paradosso perché proprio i giovani sono la categoria che avrebbe più interesse a investire, perché, soprattutto in un momento storico come quello in cui viviamo, hanno bisogno di assicurarsi la stabilità economica necessaria a metter su famiglia, senza contare che vanno incontro a un futuro in cui la pensione sarà con ogni probabilità inferiore a quella dei genitori. Ma come si suol dire “quando sei giovane hai la salute ma non hai soldi, quando sei vecchio hai i soldi ma non hai la salute”
Gli australiani stanno provando ad ovviare a questo problema, almeno nel settore degli investimenti immobiliari, con un’interessante idea imprenditoriale.
Brickx è una piattaforma online che consente ai membri di investire indirettamente in proprietà situate in varie località in tutta l’Australia per guadagnare reddito da locazione.
La società acquista proprietà prevalentemente in grandi città australiane, come Sidney e Melbourne, e ne divide il valore in un gran numero di azioni (10mila), in gergo “mattoncini” (bricks), che successivamente vengono messe in vendita ad un valore molto basso, fino ad un minimo di 50 dollari. Gli immobili vengono poi messi in locazione e le rendite ricavate divise tra le centinaia di proprietari azionisti.
Brickx acquista proprietà in luoghi molto sicuri, per cui l’investimento è a basso rischio, il che significa che non si ottiene necessariamente il massimo ritorno dall’affitto, ma si assiste a un’ottima crescita del capitale.
Sì, perché, come ogni azione, anche i mattoncini di Brickx si possono acquistare e rivendere, ricavandone un guadagno potenziale, perché se aumenta il valore dell’immobile, aumenta anche il valore dell’azione.
La piattaforma, inoltre, è molto trasparente, perché consente ai membri di accedere alle valutazioni di mercato aggiornate in tempo reale e a dati analitici sull’immobile, fornendo così una panoramica su ogni investimento e aiutando i membri a prendere decisioni consapevoli.
Il numero di “mattoni” che un investitore può possedere in una singola proprietà è limitato a 500, ovvero al 5 per cento del numero totale, per evitare concentrazioni proprietarie e snaturare la filosofia di base del progetto: convogliare il capitale di soggetti con disponibilità economiche limitate, consentendo così anche a chi non può permetterselo di investire e garantirsi una rendita sicura.
Com’era prevedibile l’idea ha attirato soprattutto l’interesse dei giovani, millennials e under 35, altrimenti estromessi dal mercato.
E in Italia? Al momento Brickx opera esclusivamente sul territorio australiano , ma il modello è replicabile anche all’estero. Chissà che a breve non vedremo qualcosa di simile anche nel Belpaese…
Web enthusiast, appassionata di viaggi, libri e scrittura. Siciliana d’origine, milanese d’adozione, dopo una laurea in Management presso l’Università Bocconi di Milano, entra a contatto col mondo delle startup e del Prop-tech. Oggi lavora come Consulente di Marketing.