24 Settembre 2021, 12:19

Buone notizie per chi ha intenzione di ristrutturare casa! Sono numerose le agevolazioni concesse dallo Stato a coloro che intendono effettuare interventi edilizi. Inoltre, c’è un ulteriore aspetto positivo: il bonus è fruibile non solo come detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi, ma anche con cessione del credito e sconto in fattura (art. 121 del decreto Rilancio). 

Vediamo di seguito cos’è il bonus ristrutturazione 2021, come funziona e quali sono i lavori sono ammessi.

Bonus ristrutturazione: cos’è e come funziona

Il bonus ristrutturazione 2021 fa riferimento a una detrazione fiscale del 50% ai contribuenti che effettuano lavori di manutenzione ordinaria  e straordinaria in condominio o in edifici singoli. 

In particolare, il bonus ristrutturazioni è stato prorogato dalla Legge di Bilancio fino al 31 dicembre 2021 e consente di fruire di un rimborso Irpef per le spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 euro. 

Bonus ristrutturazione 2021: cessione del credito e sconto in fattura

Per gli interventi effettuati nel 2020 e nel 2021, il contribuente è libero di scegliere di monetizzare subito il bonus Irpef riconosciuto, anche in relazione al bonus ristrutturazioni del 50%. 

Questa novità rientra nel bonus casa del decreto Rilancio che disciplina due nuovi strumenti: la cessione del credito e lo sconto in fattura. 

In particolare, l’art. 121 del decreto Rilancio prevede che questi due strumenti si applichino per i lavori di: 

  • Recupero del patrimonio edilizio: lavori di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia eseguiti su singole unità immobiliari, e lavori di manutenzione ordinaria sulle parti comuni degli edifici. 
  • Riqualificazione energetica (ecobonus ordinario): es. sostituzione impianti di riscaldamento o delle finestre 
  • Adozione i misure antisismiche (sismabonus) 
  • Recupero o restauro della facciata di edifici esistenti (bonus facciate) 

Nel caso di sconto in fattura, l’impresa cessionaria del credito potrà cederlo ad altri soggetti, istituti di credito compresi. Per la cessione del credito da parte del contribuente sono coinvolte anche le banche. 

Bonus ristrutturazione 2021: lavori e spese ammesse in detrazione

Sono numerosi i lavori ammessi al bonus ristrutturazione 2021, e inoltre è stata introdotta una novita dalla Legge Bilancio 2021 all’art.16-bis del TUIR.  

La detrazione del 50% prevista dal bonus ristrutturazione è destinata a interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001). Ad esempio, lavori di manutenzione ordinaria a cui è riconosciuto il bonus ristrutturazione sono: 

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza
  • realizzazione e miglioramento dei servizi igienici 
  • sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso 
  • rifacimento di scale e rampe 
  • interventi finalizzati al risparmio energetico 
  • recinzione dell’area privata 
  • costruzione di scale interne

La detrazione del 50% spetta anche a interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001). 

Inoltre, per il 2021 (art. 1 comma 60 della Legge Bilancio 2021), la detrazione del 50% è destinata anche a lavori di sostituzione del gruppo elettronico di emergenza esistente, con generatori di emergenza a gas di ultima generazione. 

Detrazione per la sostituzione di porte interne

Anche la sostituzione di porte interne rientra nel bonus ristrutturazioni 2021, in particolare la spesa sostenuta per questa tipologIA di intervento riguarda la manutenzione ordinaria. Di conseguenza, il lavoro è automaticamente detraibile in condominio. Tuttavia vi è una possibilità di accedere al bonus per la sostituzione di porte anche per gli edifici singoli: il Ministero ha chiarito che la detrazione del 50% è riconosciuta nei casi in cui la spesa rientri in un intervento più articolato di manutenzione straordinaria.  

 La circolare n. 57 del 1998 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, stabilisce che la spesa sostenuta per interventi singolarmente non agevolabili (manutenzione ordinaria) si somma al totale degli oneri detraibili qualora integrata o correlata ad interventi di categorie diverse per i quali compete la detrazione d’imposta. 

In sintesi, la spesa sostenuta per la sostituzione di porte interne è detraibile se si tratta di un lavoro di finitura utile per completare i restanti interventi, quindi nel caso di manutenzione straordinaria o ristrutturazione di un edificio singolo è possibile applicare la detrazione del 50% anche per le spese di sostituzione delle porte interne se necessarie a completare il lavoro effettuato nel suo insieme. 

Bonus ristrutturazioni 2021: i soggetti beneficiari

Tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia possono accedere al bonus ristrutturazioni 2021. 

In particolare, la detrazione del 50% può essere richiesta, oltre che dal proprietario, anche dai seguenti soggetti: 

  • proprietari o nudi proprietari; 
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); 
  • locatari o comodatari; 
  • soci di cooperative divise e indivise; 
  • imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce; 
  • soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali. 

Inoltre, nel caso vi sia la presenza di un contratto preliminare di vendita l’acquirente  dell’immobile può usufruire del bonus se: 

  • è stato immesso nel possesso dell’immobile; 
  • esegue i lavori di ristrutturazione a proprio carico; 
  • è stato regolarmente registrato il contratto. 

Infine, hanno diritto all’agevolazione anche coloro che decidono di eseguire lavori in proprio sull’immobile, ma solamente per le spese sostenute per l’acquisto del materiale. 

Bonus ristrutturazione 2021: modalità di pagamento

Le fatture relative ai lavori di ristrutturazione che rientrano nell’agevolazione devono essere pagate necessariamente con un bonifico bancario o postale parlante, all’interno del quale devono essere specificati i seguenti dati: 

  • causale del versamento: Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione; 
  • codice fiscale o Partita Iva del beneficiario del pagamento. 

Risulta possibile richiedere il bonus ristrutturazione anche per i lavori pagati tramite un finanziamento. Per questa circostanza sarà la società finanziaria a dover pagare tramite un bonifico seguendo le indicazioni per la compilazione (indicando il codice fiscale del soggetto per cui si effettua il pagamento) e il titolare del bonus fiscale dovrà conservare la ricevuta del bonifico. 

N.B. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile trovare una guida accurata sul funzionamento dell’agevolazione sulla ristrutturazione e sui vari incentivi fiscali.

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