
“Work from Ollolai/Traballa dae Ollolai” è il nome del bando pubblicato dal Comune nel Nuorese per favorire la ripopolazione del paese. Per 1 euro al mese, si può vivere in una delle case di Ollolai e lavorare da remoto. Il progetto è nato da un’idea del sindaco Francesco Columbu ed è stato promosso in collaborazione con l’associazione “Sa Mata, l’albero delle idee”, che si propone di tutelare e coltivare la cultura locale sarda.
Work from Ollolai: di che si tratta?
“Work from Ollolai” è un bando rivolto ai “nomadi digitali”, ovvero coloro che lavorano in smart working e non sono quindi legati a una sede di lavoro fisica. Chi decide di aderire potrà abitare in una delle case di Ollolai, pagando la cifra simbolica di 1 euro al mese. In cambio, le spese di ristrutturazione saranno a suo carico e sarà tenuto ad abitare in loco.
Inizialmente, il progetto ha previsto lo sviluppo di una rete con gli Stati Uniti, quasi a omaggiare l’illustre compaesano Franco Columbu (Ollolai, 1941 – Olbia, 2019): culturista, ex-Mister Universo e Mister Olimpia, visse a lungo negli USA e fu un grande amico di Arnold Schwarzenegger. Ma sono già cinquanta le nazioni del mondo che concedono visti speciali e agevolazioni fiscali ai “nomadi digitali”. Le richieste giunte finora sono più di mille, dal Perù, dal Messico, dal sud-Africa, dall’India, ma anche dall’Irlanda, dalla Germania, dalla Russia e dalla Polonia. La grande assente, paradossalmente, è proprio l’Italia, dove il decreto legge dedicato ai “nomadi digitali” è ancora alquanto nebuloso e poco attuativo, secondo Veronica Matta, presidentessa di “Sa Mata”.
Professionisti qualificati da tutto il mondo, quindi, ripopoleranno Ollolai e potranno anche partire da lì per visitare la Sardegna.
“Crediamo che il nostro paese sia un bel posto in cui vivere e lavorare da remoto con uno stile di vita fatto di natura, tranquillità, di cibo sano, di tradizioni, di comunità accogliente, di belle relazioni interpersonali. E siamo una delle cinque Blue Zone del mondo per via dei tanti centenari presenti. Puntiamo a ulteriori possibilità di crescita e scambio, come compravendite immobiliari, eventi, visite turistiche con benefici economici, culturali e sociali per gli abitanti”
ha affermato il sindaco Francesco Columbu.
Work from Ollolai: l’esperienza di Clarese Partis
Clarese Partis viene dalla California. È stata la prima ad aderire a “Work from Ollolai”, in agosto, e nel paese sardo ha lavorato per un mese. Ha 39 anni ed è una designer dell’agenzia User Experience, nonché ricercatrice e consulente. Il suo obiettivo è proprio quello di poter svolgere il suo lavoro ovunque, servendosi delle tecnologie più aggiornate. Desidera anche contribuire a rendere le esperienze digitali sempre più accessibili, inclusive e sostenibili.
“Quando si è presentata l’opportunità di partire per Ollolai ero entusiasta di venire per godere di una nuova natura, delle montagne e dall’aria fresca. […] vivere qui è meglio di quanto mi aspettassi e l’accoglienza è stata calorosissima. C’è così tanto da esplorare in Sardegna e sono felice di immergermi all’interno dell’isola e nella sua cultura”
ha affermato Clarese. Un ottimo inizio per un progetto che si sta dimostrando fecondo.

Erica Gazzoldi è insegnante, giornalista e blogger. Ha pubblicato poesie, racconti e romanzi brevi.