
Secondo l’Associazione Nazionale dei Costruttori (Ance), il valore dei crediti bloccati per il Superbonus 110 in Italia supera i 30 miliardi di euro, con circa 180.000 interventi edilizi che non sono andati in porto. Questa situazione rappresenta un grave danno per le imprese coinvolte e l’occupazione nel settore.
Il problema principale riguarda la piattaforma per l’acquisto dei crediti, che nonostante le norme adottate per risolvere la questione, sta incontrando difficoltà nell’avviarsi. Tuttavia, il governo italiano ha dichiarato che la piattaforma sarà completamente operativa entro settembre.
Alcune banche e operatori del settore, come EnelX, Intesa Sanpaolo e Sparkasse, hanno ripreso ad acquistare crediti direttamente. Allo stesso tempo, Credit Agricole, Unicredit e Poste stanno completando le procedure per avviare il processo.
Inizialmente, banche e costruttori avevano proposto di compensare i crediti tramite i modelli F24. Tuttavia, il governo ha respinto questa proposta e ha eliminato la possibilità di cessione e sconto in fattura con un decreto legge a febbraio. Queste erano misure considerate fondamentali per il successo del Superbonus.
Questa situazione ha generato confusione tra gli operatori del settore, essendo solo l’ultimo di una serie di cambiamenti normativi dal lancio del Superbonus. Di conseguenza, molte imprese non possono cedere i crediti e si trovano senza liquidità per i lavori eseguiti.
Ciò ha un impatto negativo sui pagamenti ai lavoratori e ai fornitori, portando a rallentamenti o addirittura al blocco dei cantieri in corso. Pertanto, l’Associazione Nazionale dei Costruttori (Ance) sta sollecitando una proroga di almeno sei mesi per le operazioni legate al Superbonus 110% in corso, al fine di consentire agli operatori di completare gli interventi avviati.
È importante sottolineare che i benefici del Superbonus, in termini di Pil, ambiente e obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sono reali e documentati da istituzioni come l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) e l’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB). Inoltre, ha avuto un impatto positivo sulle fasce di popolazione meno abbienti.
In sintesi, sebbene il veicolo finanziario per l’acquisto dei crediti Superbonus incagliati annunciato dal governo non sia stato attuato direttamente dall’amministrazione pubblica, si prevede che Enel X stia lavorando alla realizzazione di una piattaforma per l’acquisto di tali crediti da operatori privati e industriali. Si prevede l’operatività completa della piattaforma entro settembre 2023. L’Associazione Nazionale dei costruttori ha chiesto al Parlamento una proroga delle operazioni del Superbonus per consentire agli operatori di completare gli interventi in corso.