21 Agosto 2023, 14:37

Rate troppo alte? Vediamo in quali casi conviene rinegoziare un mutuo e come fare.

Le dichiarazioni della Presidente della BCE Christine Lagarde in merito a un ulteriore rialzo dei tassi per il mese di luglio non lasciano bene sperare coloro che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile per l’acquisto della propria casa. Gli aumenti cui la rata sarà soggetta potranno infatti essere importanti.

La rinegoziazione è una valida strada percorribile che tuttavia deve trovare il benestare della banca per poter essere percorsa. Nonostante la possibilità della rinegoziazione del mutuo sia stata anche prevista dalla Legge di Bilancio 2023 a oggi non tutte le banche si dimostrano così favorevoli a mettere in atto tale procedura.

Vediamo più nel dettaglio cosa significa rinegoziare un mutuo e come fare.

Come rinegoziare il mutuo

La rinegoziazione mutuo consiste in un’operazione tramite la quale il mutuatario potrà richiedere all’istituto di credito che ha erogato il finanziamento la revisione delle condizioni in vigore qualora esse stiano diventando troppo onerose.

Quali sono le condizioni che possono essere variate in sede di rinegoziazione?

Con la ricontrattazione mutuo è possibile passare da un tasso fisso a uno variabile o viceversa, modificare lo spread oppure la durata del mutuo estendendola o riducendola, con conseguente modifica dei tempi di estinzione del debito. Possibile altresì modificare le modalità del rimborso. Uno degli aspetti vantaggiosi è che potranno essere modificati anche diversi parametri contemporaneamente.

Utilizzando i nuovi elementi sarà così possibile effettuare il ricalcolo mutuo identificando l’importo della nuova rata mensile. I calcolatori online sono un ottimo strumento che consente di avere un’idea orientativa in merito a quella che potrebbe essere la rata da versare alla luce delle nuove condizioni.

Molti possono essere i motivi che inducono a richiedere la rinegoziazione del mutuo. Si citano le ragioni di carattere economico volte a ottenere condizioni più vantaggiose in ottica di risparmio oppure una maggiore flessibilità nei rimborsi.

Rinegoziazione mutuo 2023

In tema di rinegoziazione mutuo è intervenuta anche la Legge di Bilancio 2023 che ha ufficializzato la possibilità di richiedere la rinegoziazione dei mutui ipotecari a seguito degli incresciosi incrementi dei tassi variabili dei mutui cui si è assistito in questi ultimi tempi.

Si potrà rinegoziare i mutui a tasso variabile con mutui a tasso fisso purché sussistano le seguenti condizioni:

  • sia stato stipulato un mutuo prima dell’entrata in vigore della normativa (1 gennaio 2023);
  • l’importo originario finanziato non deve superare i 200.000 euro;
  • il mutuo è stato stipulato a tasso variabile per tutta la durata del prestito;
  • il mutuatario deve avere un Isee pari o inferiore ai 35.000 euro;
  • il mutuatario non deve avere arretrati nel pagamento delle rate.

Al verificarsi di tali condizioni sarà possibile richiedere la rinegoziazione del mutuo ipotecario presentando domanda entro e non oltre il 31 dicembre 2023.

Oltre alla variazione del tasso sarà possibile chiedere un prolungamento del piano di rimborso per un massimo di 5 anni, a condizione che si tratti di un mutuo con rate mensili residue di massimo 20 anni.

Quanto cosa rinegoziare un mutuo

Una domanda che si pongono coloro che si trovano in difficoltà nel sostenere le rate del mutuo è se ci sono spese per procedere con la rinegoziazione?

In base a quanto previsto dall’articolo 120 quarter, comma 5 del Testo Unico bancario la rinegoziazione non deve comportare delle spese aggiuntive; nessuna commissione può essere richiesta dalla banca per tale operazione.

La rinegoziazione avviene mediante scrittura privata sottoscritta da entrambe le parti. Non è necessario, dunque un nuovo atto di mutuo da redigere dinnanzi al notaio.

Quali sono i tempi per la rinegoziazione del mutuo e quante volte si può fare richiesta

La rinegoziazione del mutuo può essere richiesta in qualsiasi momento nel corso dell’erogazione del finanziamento, poco dopo l’accensione del mutuo, così come dopo due o tre anni.

Da tener presente tuttavia che, anche in assenza di limiti di legge, le banche non sono mai obbligate ad approvare le istanze di rinegoziazione avanzate dai propri clienti. Non siamo di fronte ad un diritto del mutuatario e la richiesta può pertanto essere rifiutata dall’istituto di credito che non la reputi conveniente.

Per legge la rinegoziazione può essere richiesta tutte le volte che si vuole tenendo a mente che non vi è alcun obbligo per le banche.

Come fare domanda di rinegoziazione mutuo

Richiedere la rinegoziazione del mutuo è piuttosto semplice. Sono pochi i passi da compiere. Come prima cosa occorre inviare una comunicazione alla propria banca di riferimento, mediante lettera raccomandata A/R nella quale si espliciteranno quelle che sono le nuove condizioni che si vorrebbero applicare, spiegando le motivazioni delle variazioni richieste.

Alla domanda occorrerà allegare idonea documentazione atta a comprovare la modifica della situazione patrimoniale e finanziaria del cliente.

Ricordiamo che tutti i mutui possono essere rinegoziati, anche quelli per i quali la legge ha previsto benefici fiscali o di altro genere

Se la banca non dovesse accettare la rinegoziazione del mutuo, quali alternative si profilano al mutuatario?

Per fortuna l’ipotesi della rinegoziazione non è l’unica in caso di tassi del mutuo troppo onerosi.

In alternativa, infatti sarà possibile valutare la surrogazione del mutuo o la sostituzione dello stesso.

Con la prima opzione si trasferirà il mutuo originario presso altra banca a condizioni più vantaggiose. Nel secondo caso si sostituirà il mutuo vecchio con uno nuovo a condizioni differenti.

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