06 Agosto 2019, 10:30
Il primo trimestre 2019

La società Nomisma, che si occupa di ricerca e consulenza economica, ha rilevato un primo incremento dei prezzi delle case usate del +0,2%, il primo segno positivo dal 2007. Il primo trimestre del 2019 potrebbe segnare una svolta, anche per un incremento delle compravendite del +2%. Nelle maggiori città italiane aumentano sia la domanda di immobili (+4,2%), che l’offerta (+1,6%).

La crescita viene sostenuta soprattutto dalle città situate a Nord-Est e da abitazioni inferiori agli 85 mq, chiara espressione di un cambiamento della mobilità professionale e dei nuclei familiari. Gli acquirenti cercano soluzioni abitative su misura, tecnologiche e con servizi innovativi, come aree di co-working e palestre.

Nel dettaglio delle principali città italiane, si evidenziano elevati tassi di crescita nelle città di Milano, Roma, Bologna e Genova (superiori all’11%), mentre restano dietro Torino e Palermo con dei tassi inferiori (+2%) e Firenze e Napoli con dei tassi di crescita negativi (rispettivamente -5.2% e -1,3%). Milano rimane la città più dinamica per aumento delle vendite, offerta di immobili e ridotti tempi di compravendita.

Questi sono dei primi segnali di una ripresa, ma è necessario rimanere comunque attenti, perché il rischio di una ricaduta non è ancora da escludere. Sebbene, dopo la forte crisi, la capacità di risalita del settore immobiliare non sembra possa venire danneggiata dalla precaria situazione economica del nostro paese.

Dati Istat sulle Compravendite immobiliari per ripartizione
Le previsioni per il 2019

Le compravendite si ritiene continueranno a crescere per tutti il 2019, mentre per gli anni successivi, il 2020 e il 2021, sono previste variazioni al ribasso. Le compravendite sono circa pari a 580 mila, ma questa tendenza si pensa tenderà a ridursi, pur rimanendo sempre positive per la seconda parte dell’anno. Le dimostrazioni concrete della fragilità della dinamica espansiva ora in atto si trovano nella dipendenza dal mutuo delle famiglie e dal mancano innesco di una spirale di inflazione.

Ad Aprile 2019, il Report della Fiaip, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, aveva previsto che i prezzi medi delle abitazioni si stabilizzeranno nel corso dell’anno e che le compravendite subiranno un incremento di 2 punti percentuali. Per la Federazione, nella maggior parte delle città l’offerta di immobili continuerà a essere superiore della domanda, fatta eccezione di grandi città come Milano, Napoli, Bologna e Firenze.

Il bilancio del 2018

L’anno scorso le compravendite sono aumentate del 6,6%, mentre i prezzi delle case sono diminuiti del 2,5% su base annua. Le tipologie di abitazioni maggiormente acquistati sono per il 73% trilocale e per il 13% bilocali, con prevalenza di zone centrali e abitazioni usate, ma in buono stato.

Analizzando le nove città urbane di maggiori dimensioni, si è verificato una crescita dei prezzi per le abitazioni nelle città di Milano (+6,2%), Bologna (+2,7%), Firenze (+2,3%) e Napoli (+1,8%), mentre le diminuzioni sono state riscontrate a Torino (-1,1%), Roma e Cagliari (-1,5%) e Genova (-1,7%).

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