Sono le uniche donne nominate per il premio “The Future of Real Estate” – insieme ad altri 16 uomini – in un settore ancora caratterizzato da iniquità di genere e in cui il ruolo degli uomini è preponderante, specialmente in posizioni di leadership. Nella Giornata internazionale della donna, parliamo di Caren Maio e Rebecca Guthrie, due giovani donne alla guida di altrettante startup made in Usa, che – assicurano gli esperti – rivoluzioneranno il real estate.
Classe 1984, Caren Maio è una millennial con le idee ben chiare e la testa sopra le spalle. Si definisce un genitore iperprotettivo nei confronti della sua startup, Nestio, una piattaforma di leasing e marketing immobiliare, che ha fondato 6 anni fa. Ma – assicura – sta imparando a delegare “Sei anni dopo l’inizio di questa avventura, ho capito che i CEO più efficaci condividono una straordinaria capacità di rendersi superflui. Inizialmente ho fatto l’errore che molti fanno: quello di pensare che il mio business dipendesse da me”.
Caren è una donna ambiziosa, ma coi piedi per terra: “La crescita di Nestio – che in 6 anni è passata da una piccola start-up con sede in uno spazio di coworking a una realtà con quasi 50 dipendenti, finanziata da alcuni dei principali investitori della Silicon Valley – vista dall’esterno può apparire come un percorso regolare e in discesa, ma la realtà è ben diversa. La vita dell’imprenditore è fatta di alti e bassi, un territorio pieno di ostacoli, per cui non esiste un training in grado di prepararti. E’ un continuo learning-by-doing, si impara sul campo, dagli errori che si commettono”. Aggiunge “le cose più importanti che ho imparato col mio lavoro – e che mi piacerebbe condividere con chi, come me, vuol fare l’imprenditore – sono 3: prima di tutto che sentirsi invincibili è la strada più veloce verso il fallimento; poi che bisogna essere pazienti quando si deve assumere qualcuno, aspettare di trovare il giusto fit, anziché aver fretta di riempire il vuoto con la persona sbagliata; infine, l’importanza di stabilire delle priorità: quando ho cominciato ogni cosa mi sembrava urgente, ma concentrarsi su poche cose ci consente di farle meglio ed è questo che ti permette di fare la differenza”.
Preclose di Rebecca Guthrie, è invece un “coordinatore di transazioni”, ovvero un software che assiste l’agente immobiliare nel periodo che gli americani chiamano appunto di preclose, cioè quel periodo che va dalla presentazione dell’offerta da parte dell’acquirente alla chiusura dell’affare con la consegna delle chiavi dell’immobile. Rebecca, a soli 37 anni, è madre di due bambini e fondatrice di 4 aziende, nell’ambito digital e real estate.
“Essere un imprenditore è impegnativo e sfidante e impone ogni giorno un superamento dei propri limiti e un cambio di mentalità. Significa fare cose al di fuori della propria comfort zone, aiuta ad essere resilienti e a superare gli alti e bassi del business, così come gli alti e bassi della vita. Nonostante io faccia questo lavoro da più di 12 anni e abbia fondato già 4 startup, ogni volta devo sempre ricominciare da zero. Zero clienti, zero ricavi. Non importa quante aziende ho aiutato a crescere nel corso degli anni, il prossimo business mi metterà di nuovo alla prova. E’ un rischio, ma è molto eccitante!”
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Web enthusiast, appassionata di viaggi, libri e scrittura. Siciliana d’origine, milanese d’adozione, dopo una laurea in Management presso l’Università Bocconi di Milano, entra a contatto col mondo delle startup e del Prop-tech. Oggi lavora come Consulente di Marketing.