Si avvicina la data per il pagamento della prima rata dell’Imu, l’imposta municipale unica che devono versare i possessori di immobili. Il primo appuntamento per i contribuenti che sono obbligati al versamento è fissato il 17 giugno prossimo; pertanto, è bene arrivare preparati a tale scadenza. In questa guida cercheremo di far chiarezza in merito alle modalità di calcolo dell’imposta, evidenziando altresì chi sono i soggetti obbligati al versamento e quali sono i casi di riduzione o quando vi sono altre agevolazioni.
Come si calcola l’Imu 2024
Si avvicina la data per il pagamento dell’Imu, fissata quest’anno al 17 giugno poiché il 16 giugno cade di domenica. Il primo passo da compiere è capire il meccanismo relativo al pagamento dell’imposta individuando il valore della rendita catastale dell’immobile. Occorre poi verificare quale sia il coefficiente catastale e utilizzare l’apposita formula: rendita catastale+5%per il coefficiente catastale.
La rendita catastale è un valore determinato dall’Agenzia delle Entrate per ottenere il quale occorre consultare la visura catastale dell’immobile. Il coefficiente catastale viene stabilito dai comuni e viene determinato in funzione della categoria catastale dell’immobile. Il pagamento dovrà essere effettuato con il modello F24.
Per quali immobili si è obbligati al pagamento dell’Imu
Abbiamo visto che le modalità di calcolo dell’Imu non sono complesse e una volta reperiti i dati necessari si potrà effettuare in autonomia.
L’Imu non è dovuta in riferimento alla prima casa ovvero all’immobile destinato ad abitazione principale. Affinché sia così è necessario che il contribuente e il suo nucleo familiare vi abbiano stabilito la residenza anagrafica. In tal caso la legge prevede un’esenzione. Tuttavia, qualora la prima casa appartenga alle categorie catastali A/1, A/8 e A9, ovvero si tratti di abitazioni di lusso, l’Imu sarà comunque dovuta.
L’Imu è sempre dovuta sulla seconda casa. Essa deve essere corrisposta anche qualora l’immobile sia inagibile o non utilizzabile. Si applica comunque un’aliquota agevolata e una detrazione pari a 200 euro.
In quali casi si ha diritto a esenzioni
Quali sono i casi di esenzione o riduzione?
Quando ci si appresenta al pagamento dell’Imu spesso sorgono molti dubbi. Due aspetti fondamentale sui quali soffermarsi concernono le esenzioni e le riduzioni cui si può avere diritto al verificarsi di determinate condizioni.
Come abbiamo visto la prima casa è oggetto di esenzione.
Per quanto concerne le pertinenze della prima casa esse hanno diritto all’esenzione dal pagamento in un massimo di tre unità se rientranti nelle seguenti categorie:
- C2, magazzini e locali di deposito come cantine e solai;
- C6, stalle e scuderie, garage;
- C7, tettoie chiuse o aperte.
Quando non si paga l’Imu?
Altre case che non pagano l’Imu sono le seguenti:
· l’ex casa coniugale assegnata ad uno dei coniugi dopo separazione, divorzio o annullamento del matrimonio;
· Le case delle cooperative;
· Le case popolari;
· Le case delle Forze Armate in servizio;
· Le case dei cittadini italiani non residenti in Italia.
· Le case di persone anziane residenti in case di cura o Rsa.
· Gli immobili appartenenti alla Chiesa se usati per il culto
Quando non si paga l’Imu sui terreni edificabili?
Ci sono casi di esenzioni dell’Imu sui terreni edificabili.
I terreni su cui non si paga l’imposta sono:
· Quelli posseduti da coltivatori diretti e/ imprenditori agricoli iscritti alla previdenza agricola, sono comprese anche le società agricole.
· I terreni che si trovano nei Comuni delle Isole minori.
· Le zone a destinazione agro silvo-pastorale.
· Quelli delle zone montane o collinare.
· I terreni non propriamente agricoli, se rispettano determinate condizioni.
· terreno edificabile della prima casa se appare come pertinenza dell’abitazione
Affitto dell’immobile: si paga l’Imu?
Qualora la prima casa di lusso o seconda casa sia concessa in affitto l’Imu rimane totalmente a carico del proprietario anche qualora sia stata concessa in godimento ad altri poiché trattasi di una tassa legata alla proprietà o possesso dell’immobile.
Per i pensionati residenti all’estero la Legge di Bilancio 2021 ha introdotto una riduzione dell’IMU. A partire da quell’anno infatti per una sola unità immobiliare avente uso abitativo che non sia locata o concessa in comodato d’uso gratuito, posseduta i Italia da soggetti residenti all’estero e pensionati, l’IMU viene ridotta al 50%. Sono necessari i seguenti requisiti:
· essere proprietari dell’immobile in questione o averne l’usufrutto;
· essere titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia.
Anche la tassa sui rifiuti viene ridotta di due terzi.
A differenza di quando sussisteva l’esenzione oggi per la sola riduzione è venuto meno il requisito, prima previsto, dell’iscrizione all’Aire (Anagrafe italiana residenti all’estero)
Agevolazione Imu per comodato d’uso gratuito
Cosa prevede la legge per le abitazioni concesse in comodato d’uso gratuito? In tale ipotesi si potrà beneficiare di una riduzione in merito all’importo del tributo da pagare.
Per avvalersi dell’agevolazione è necessario che la casa sia concessa in comodato d’uso gratuito ai parenti in linea retta di primo grado. La norma prevede una riduzione pari al 50% della base imponibile. Sarà necessario per poter beneficiare dello sgravio provvedere alla registrazione del contratto di locazione. Per usufruire dell’agevolazione, come previsto dall’articolo 13 del dl 201/2011, è necessario rispettare determinate condizioni:
- il contratto di comodato deve essere regolarmente registrato;
- il comodante oltre all’immobile adibito ad abitazione principale deve possedere un solo immobile in Italia;
- il comodante deve avere la residenza anagrafica nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato.
La riduzione Imu non si applica, però, sulle case che rientrano nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado (genitori-figli) che le destinano a prima casa.
Agevolazione immobile concesso in locazione
Anche qualora l’immobile sia affittato si potrà fruire di un’agevolazione. Si applica in tal caso una riduzione del 25% sulla base imponibile. Sarà necessario per poter beneficiare dello sgravio provvedere alla registrazione del contratto di locazione che deve essere a canone concordato.
Chi paga l’Imu per la casa concessa in usufrutto
Nel caso in cui sull’immobile venga costituito l’usufrutto l’intestatario dell’immobile diviene nudo proprietario e perde la facoltà di godere dell’immobile fino all’estinzione dell’usufrutto.
Trattasi di un diritto reale di godimento che permette di fruire della cosa a proprio piacimento. A differenza dell’affitto il soggetto passivo dell’imposta municipale unica non sarà il proprietario ma chi gode del bene, l’usufruttuario. Tuttavia qualora l’immobile sia destinato a prima casa egli potrà beneficiare dell’esenzione.
Come si paga l’Imu in caso di vendita
Qualora l’immobile sul quale è dovuta l’Imu viene venduta in corso d’anno la tassa sarà corrisposta da entrambi i soggetti, venditore e acquirente, in proporzione ai mesi di possesso e non per l’intera annualità. Resta sempre ferma per l’esenzione a favore dell’acquirente se l’abitazione viene destinata a prima casa.
Dichiarazione Imu: chi deve effettuarla
La dichiarazione Imu è una dichiarazione che deve essere effettuata quando si verificano delle variazioni in ordine al possesso dell’immobile che influiscono sull’obbligo di pagamento dell’Imu e che non sono note all’amministrazione locale. Dunque non tutti i possessori di immobili sono tenuti a presentarla ma solo in presenza di varianti che incidono anche solo sul calcolo del tributo.
In linea generale deve essere prodotta in riferimento ad immobili che godono di riduzioni d’imposta e se il Comune non possieda informazioni in merito a passaggi di proprietà.
La dichiarazione non deve essere ripetuta annualmente. Una volta fatta essa sarà valida anche per gli anni successivi a meno che intervengano dei cambiamenti da segnalare.
Laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino lavoro nel mondo delle assicurazioni. Sono appassionata di libri, cinema e comunicazione e dal 2013 ho iniziato la mia esperienza in continua evoluzione come web writer.