
Nel nostro viaggio alla scoperta delle tipologie più iconiche e particolari in Europa, arriviamo alle case cubiche e inclinate di Rotterdam. Nell’esplorare la storia del suo progetto, le sperimentazioni, e le riproposizioni in varie parti del mondo, scopriamo la storia del loro nome, le caratteristiche degli interni e come è possibile visitarle per esplorarne le caratteristiche più curiose.
Case cubiche: una tappa che non può mancare se si visita Rotterdam
Chi va in vacanza a Rotterdam non può perdersi la tappa alle celeberrime case cubiche di Piet Blom, architetto di orientamento strutturalista e vera e propria ArchiStar olandese. Oltre al caratteristico color giallo limone, la cosa che le rende uniche è l’avere la forma di un cubo inclinato.
Si tratta di un progetto architettonico audace, ma che ha reso iconica la città e comprende un vero e proprio villaggio comprensivo di case, uffici, laboratori e spazi per i bambini, privo di traffico automobilistico.
Case cubiche in Olanda: l’origine del loro nome e il successo dell’idea in altre parti del mondo
In olandese vengono chiamate anche kubuswoningen (per la forma cubica), paalwoningen, perché sorrette da palafitte, e boomwoningen, “case albero”, per via della punta in alto, che, grazie all’inclinazione di 45°, sembra la cima di un albero.
Furono talmente gettonate che Blom le realizzò anche in Canada, a Toronto, e furono realizzate anche ad Ottawa dopo che un architetto canadese ne comprò i “diritti d’autore”.
A ideare il progetto è stato, negli anni Settanta, l’architetto Piet Blom, ispirandosi ad un suo progetto appena precedente, che comprendeva un complesso di case inclinate situato a Helmond, e ad alcuni “esperimenti” ancora precedenti nella Europaweg, anche se, diversamente dalla versione a Rotterdam, le versioni precedenti sono di un sobrio color legno rifinito in verde. Originariamente, erano previsti 75 edifici, ma ne furono realizzati solo 39. Il cantiere durò dall’82 all’84 del Novecento.
Rotterdam: case inclinate, come in un bosco di alberi
Le case cubiche si trovano nel quartiere Blaak, in una zona molto centrale e vicina ad altri luoghi da visitare, come il mercato coperto Markthal e il vecchio porto di Rotterdam. L’idea era quella di collegare la zona del porto con il centro storico.
Dal quartiere deriva l’altro nome con cui le case inclinate sono conosciute: Blaakse Bos, il bosco di Blaak, come se l’intero complesso rappresentasse un gruppo di alberi, in cui le case sono chiome e i pilastri sopra i quali si erigono sono i rami.
Case cubiche di Rotterdam dall’interno: il museo che permette di visitarle
Oltre a vederle da fuori, fotografarle, ammirare la bellezza della loro “skyline”, è fortemente consigliato visitarle dall’interno, per immaginarne l’utilizzo e la vita quotidiana.
Non è sempre possibile, poiché tutte le case sono di proprietà privata, e abitate al loro interno, escluso un ostello aperto nel 2009. C’è inoltre una casa cubica che è stata trasformata in un museo, in modo che, con un biglietto che costa solo 3 euro, sia possibile visitare e studiare la casa dall’interno, in un orario compreso tra le 10.00 e le 17.00.
Interno delle case cubiche d Rotterdam: spazi ristretti e pareti inclinate
Visitandole, ci si accorge immediatamente degli spazi ristretti, dei soffitti bassi (in alcuni punti è solo un metro e mezzo) e delle viste panoramiche. Il cubo-casa è alto 22 metri e sviluppa una superficie interna di circa 100 metri quadri.
Sono presenti tre piani: oltre all’ingresso al pian terreno, c’è il primo adibito a zona giorno (soggiorno e cucina), il secondo a zona notte (due camere da letto e un bagno) e il terzo, la camera da letto dei proprietari, uno studio, e uno spazio multiuso, che può essere adibito a stanza degli ospiti o a salottino panoramico. Sul tetto c’è un piccolo terrazzo che permette di avere una vista mozzafiato su tutte le altre “case albero”.
Visitare questi spazi fa comprendere come gli abitanti abbiano dovuto cercare mobili su misura a causa delle pareti inclinate e degli spazi ristretti. Inoltre, muoversi tra gli spazi dell’interno delle case inclinate non è poi così facile e spesso sarà necessario abbassare la testa. Visitare queste case è un’occasione per mettere in discussione la normatività dell’abitare, esplorando nuovi modi e situazioni in prima persona.

In arte Irriverender, è Architetto di formazione, Docente di ruolo di Tecnologia, Copywriter e Seo Specialist.
Collabora con varie riviste e siti, scrivendo saggi su temi di architettura, domotica, design, real estate e tecnologia dell’abitare.