
Può un magazzino trasformarsi in una casa? È una validissima operazione di recupero edilizio. Vediamo cosa serve per mutare un magazzino (anche agricolo) in una civile abitazione.
Da magazzino ad abitazione: le normative da conoscere prima di iniziare i lavori
Il cambio di destinazione d’uso da magazzino ad abitazione è anche una procedura burocratica. Il nostro ordinamento classifica gli edifici in base alle loro caratteristiche architettoniche e strutturali. Nel nostro caso, dovremo trasformare un immobile produttivo e direzionale in uno residenziale.
La legge di riferimento è il DPR n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia), in particolare l’articolo 23-ter. Gli interlocutori sono il Comune di competenza e il Catasto.
Una volta deciso di trasformare il nostro magazzino in un’abitazione, dovremo effettuare i seguenti passaggi:
- Condurre una valutazione sulla compatibilità della nuova destinazione, ossia rivolgerci a un professionista competente per sapere se il cambio d’uso sia effettivamente possibile;
- Presentare una regolare richiesta all’autorità comunale competente: l’operazione deve essere conforme alle prescrizioni del Piano Urbanistico Regionale;
- Avviare la richiesta del Permesso di Costruire recandoci allo Sportello Unico per l’Edilizia del proprio Comune, con tutti i dettagli del progetto;
- Presentare una Segnalazione Certificata di Agibilità, per documentare l’adeguatezza di impianti, dei servizi igienici e il rispetto delle norme antisismiche. La presentazione va effettuata entro 15 giorni dalla conclusione dei lavori, pena una multa dai 77 ai 464 euro.
Capannone ad uso abitativo: come trasformarlo e a quali costi
Prima di trasformare un magazzino in un’abitazione, dobbiamo assicurarci che abbia i seguenti requisiti:
- I soffitti devono essere alti almeno 270 cm (per camera e soggiorno), 210 cm (per soppalco) o 240 cm (per ambienti di servizio);
- Le dimensioni devono essere adeguate: per esempio, almeno 28 mq per un monolocale e 38 mq per un bilocale;
- Devono esserci metrature minime per ciascuna stanza (ad esempio: camera singola 8 mq, camera matrimoniale 12 mq; cucina 5 mq, bagno 3,5 mq, studio 7 mq, soggiorno e angolo cottura 17 mq).
Tuttavia, tali requisiti possono variare da un Comune all’altro.
Il cambio di destinazione d’uso da magazzino ad abitazione può essere con opere o senza opere. Nel primo caso, sarà necessario eseguire interventi come l’installazione di un sistema di riscaldamento adeguato, di un impianto elettrico e idrico-sanitario a norma per una residenza. Nel secondo caso, non serviranno ristrutturazioni.
In base a questo, varieranno anche i costi. Le voci di spesa sono: ristrutturazione (se necessaria); retribuzione dei professionisti (ingegneri e geometri) che garantiranno la conformità normativa e la qualità dei lavori; oneri relativi all’urbanizzazione (tasse e contributi); oneri delle pratiche catastali (quelle per la registrazione del cambio di destinazione d’uso).
In linea di massima, questo è un attendibile listino prezzi:
- Spese di segreteria: 150 €;
- Permessi: da 200 a 2000 €;
- Tasse per la presentazione della Segnalazione Certificata di Agibilità: 16 €;
- Variazione catastale: da 50 a 500 €;
- Consulenze tecniche: da 2000 a 10 000 €;
- Lavori di ristrutturazione: da 600 a 3500 €/mq

Erica Gazzoldi è insegnante, giornalista e blogger. Ha pubblicato poesie, racconti e romanzi brevi.