07 Maggio 2025, 15:27

Può un magazzino trasformarsi in una casa? È una validissima operazione di recupero edilizio. Vediamo cosa serve per mutare un magazzino (anche agricolo) in una civile abitazione.

Da magazzino ad abitazione: le normative da conoscere prima di iniziare i lavori

Il cambio di destinazione d’uso da magazzino ad abitazione è anche una procedura burocratica. Il nostro ordinamento classifica gli edifici in base alle loro caratteristiche architettoniche e strutturali. Nel nostro caso, dovremo trasformare un immobile produttivo e direzionale in uno residenziale.

La legge di riferimento è il DPR n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia), in particolare l’articolo 23-ter. Gli interlocutori sono il Comune di competenza e il Catasto.            

Una volta deciso di trasformare il nostro magazzino in un’abitazione, dovremo effettuare i seguenti passaggi:

  •  Condurre una valutazione sulla compatibilità della nuova destinazione, ossia rivolgerci a un professionista competente per sapere se il cambio d’uso sia effettivamente possibile;
  • Presentare una regolare richiesta all’autorità comunale competente: l’operazione deve essere conforme alle prescrizioni del Piano Urbanistico Regionale;
  • Avviare la richiesta del Permesso di Costruire recandoci allo Sportello Unico per l’Edilizia del proprio Comune, con tutti i dettagli del progetto;
  • Presentare una Segnalazione Certificata di Agibilità, per documentare l’adeguatezza di impianti, dei servizi igienici e il rispetto delle norme antisismiche. La presentazione va effettuata entro 15 giorni dalla conclusione dei lavori, pena una multa dai 77 ai 464 euro.

Capannone ad uso abitativo: come trasformarlo e a quali costi

Prima di trasformare un magazzino in un’abitazione, dobbiamo assicurarci che abbia i seguenti requisiti:

  • I soffitti devono essere alti almeno 270 cm (per camera e soggiorno), 210 cm (per soppalco) o 240 cm (per ambienti di servizio);
  • Le dimensioni devono essere adeguate: per esempio, almeno 28 mq per un monolocale e 38 mq per un bilocale;
  • Devono esserci metrature minime per ciascuna stanza (ad esempio: camera singola 8 mq, camera matrimoniale 12 mq; cucina 5 mq, bagno 3,5 mq, studio 7 mq, soggiorno e angolo cottura 17 mq).

Tuttavia, tali requisiti possono variare da un Comune all’altro.

Il cambio di destinazione d’uso da magazzino ad abitazione può essere con opere o senza opere. Nel primo caso, sarà necessario eseguire interventi come l’installazione di un sistema di riscaldamento adeguato, di un impianto elettrico e idrico-sanitario a norma per una residenza. Nel secondo caso, non serviranno ristrutturazioni.

In base a questo, varieranno anche i costi. Le voci di spesa sono: ristrutturazione (se necessaria); retribuzione dei professionisti (ingegneri e geometri) che garantiranno la conformità normativa e la qualità dei lavori; oneri relativi all’urbanizzazione (tasse e contributi); oneri delle pratiche catastali (quelle per la registrazione del cambio di destinazione d’uso).

In linea di massima, questo è un attendibile listino prezzi:

  • Spese di segreteria: 150 €;
  • Permessi: da 200 a 2000 €;
  • Tasse per la presentazione della Segnalazione Certificata di Agibilità: 16 €;
  • Variazione catastale: da 50 a 500 €;
  • Consulenze tecniche: da 2000 a 10 000 €;
  • Lavori di ristrutturazione: da 600 a 3500 €/mq

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