
Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio eseguiti su singole unità abitative o su parti comuni di stabili condominiali beneficiano di importanti incentivi fiscali. Tra questi il Bonus ristrutturazioni ovvero la detrazione sulle spese sostenute in caso di interventi di ristrutturazione in sede di dichiarazione dei redditi che permette di ottenere uno sconto sull’Irpef.
A seguito della Legge di Bilancio 2025 l’agevolazione è prorogata fino al 31 dicembre 2025 ma con una importante modifica delle condizioni applicabili.
Insieme al bonus ristrutturazioni, resta la possibilità di fruire del bonus mobili ed elettrodomestici purché i lavori vengano eseguiti a partire dal primo gennaio dell’anno precedente quello di sostenimento della spesa per gli arredi.
A chi spetta il Bonus ristrutturazioni
Il Bonus ristrutturazioni può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, che risiedano o meno in Italia.
Hanno diritto al beneficio fiscale coloro che sull’immobile oggetto di lavori risultano essere:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di diritti reali di godimento quali: usufrutto, uso, abitazione o superficie;
- inquilini;
- comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- soci delle società semplici;
- imprenditori individuali (solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce).
Hanno diritto al beneficio fiscale, inoltre, purché sostengano le spese e risultino intestatari di bonifici e fatture:
- il coniuge separato cui sia stato assegnato l’immobile intestato all’ex coniuge;
- il convivente more uxorio che non risulti proprietario dell’immobile dove sono eseguiti i lavori per le spese effettuate a partire dal 1° gennaio 2016;
- il familiare convivente di chi possiede o detiene l’immobile oggetto di interventi;
- il componente dell’unione civile.
Quali sono gli interventi ammessi dal Bonus ristrutturazioni
Poiché quello dei lavori edili è un argomento complesso, nel momento in cui si effettuano degli interventi di ristrutturazione in casa, è bene conoscere quelle che sono le detrazioni a disposizione nel vasto panorama delle agevolazioni fiscali concesse dallo Stato.
Quali sono gli interventi ammessi al bonus ristrutturazione per il 2025? Gli interventi che danno diritto alla detrazione del 50% sono:
- interventi di manutenzione straordinaria, ovvero quelle opere volte a sostituire, rinnovare parti dell’immobile, anche strutturali. Le opere suddette non devono comportare una variazione della volumetria complessiva dell’edificio né alcun mutamento della destinazione d’uso.
- restauro e risanamento conservativo, ovvero quegli interventi volti a garantirne la funzionalità e la conservazione;
- ristrutturazione edilizia, ovvero quei lavori volti a trasformare l’edificio, dando luogo a un fabbricato che sia in parte o del tutto diverso da quello in partenza come nel caso di demolizione e costruzione, mantenendo la stessa volumetria dell’immobile originario (ovvero senza ampliamento). Altra ipotesi è il cambio di destinazione d’uso dell’immobile.
Non sono ammessi gli interventi di manutenzione ordinaria, a meno che non siano inseriti nell’ambito di interventi più ampi di manutenzione straordinaria. L’unica eccezione è data dai lavori realizzati sulle parti comuni di stabili condominiali.
Le ultime novità sul bonus ristrutturazioni
La Legge di Bilancio 2025 apporta significative modifiche al panorama dei bonus edilizi. Novità importanti riguardano proprio il bonus ristrutturazioni che ha subito un ridimensionamento per ciò che attiene gli importi della detrazione.
Sulla base della nuova normativa, infatti, il contribuente che ha eseguito i lavori potrà portare in detrazione la spesa con aliquota pari al 50% entro il limite massimo di spesa pari a 96.000 euro soltanto qualora le opere vengano realizzate in un’unità immobiliare destinata ad abitazione principale. L’aliquota scenderà comunque al 36% per il 2026 e 2027 con un tetto di spesa che resta ancora pari a 96.000 euro.
Qualora invece ad essere ristrutturato sia un immobile che costituisce seconda casa, già da quest’anno si applicherà l’aliquota del 36% che si ridurrà al 30% per il 2026 e 2027.
Variazioni anche per ciò che concerne i limiti di spesa. A partire da gennaio 2025 sia per le prime case che per le seconde case resta fermo il limite di spesa pari a 96.000 mentre trascorsi questi primi tre anni con aliquote differenza e massimo limite di spesa, per i successivi anni dal 2028 al 2033, l’aliquota sarà pari al 30% e il tetto di spesa scenderà a 48.000 euro.

Laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino lavoro nel mondo delle assicurazioni. Sono appassionata di libri, cinema e comunicazione e dal 2013 ho iniziato la mia esperienza in continua evoluzione come web writer.