Arredare la propria casa in stile industriale è una scelta interessante e sempre contemporanea: in sostanza, non si può sbagliare. Uno stile che parte da lontano e che ha un sapore molto vintage, anche se ci sono diversi elementi che possono avvicinarlo al moderno; non a caso infatti spesso si parla anche di stile industriale moderno.
In generale, l’ispirazione è agli anni ’50 e ’60, con il background della città americana in cui c’era l’effettiva necessità di recuperare alcuni spazi industriali (fondamentalmente capannoni) e renderli più caldi e vivibili rispetto al loro stato, appunto, industriale.
Ciò significa trasformare un ambiente con l’obiettivo di renderlo più accogliente, ma senza perdere completamente la sua natura e mantenendone gli elementi chiave che possono creare un qualcosa di molto caratteristico e affascinante.
Arredamento stile industriale: ecco cosa significa
Lo stile industriale nasce nella New York degli anni ’50 circa e si trasforma nel tempo. Da stile di recupero e, possiamo dirlo, ritenuto poco elegante a vero e proprio urban style ricercato e riconosciuto. Non è un caso che anche molte attività commerciali, come bar e ristoranti, adottino proprio questo stile e lo facciano con un certo successo.
D’altronde, questa moda va di pari passo con la rivalutazione generale di ciò che è vintage: insieme ai dischi in vinile e le vecchie macchine da scrivere sono tornati di moda anche i contesti che ospitavano questo genere di oggetti. Si tratta in genere di vecchi capannoni e locali molto grandi, spesso con il soffitto alto e grandi vetrate che rendono luminoso l’ambiente, ma nulla vieta di adottare lo stile industriale anche nella propria casa, seppur abbia caratteristiche diverse, ovviamente, rispetto ad un capannone.
Questa moda passa da tre elementi fondamentali che non possono non essere considerati: il riutilizzo di vecchi oggetti, i colori e la luminosità. Ecco come sfruttare questi tre aspetti per ottenere un effetto industriale moderno per la propria abitazione.
Quali sono i 3 elementi fondamentali
Lo stile industriale moderno passa per tre elementi fondamentali, citati in precedenza: riutilizzo, colori e luce. Il riutilizzo lo abbiamo in un certo senso già considerato e si tratta di dare una nuova vita a oggetti “vecchi”, che appartengono al passato e che sono diventati un elemento decorativo, perdendo la loro originaria funzionalità.
È il caso di macchine da scrivere, grammofoni, vecchie biciclette, oggetti vari di uso industriale usati come decorazioni o suppellettili, vecchi strumenti musicali e così via. Il modo per valorizzarli e dargli una nuova vita c’è ed in genere il luogo perfetto dove trovarne è il classico mercatino dell’usato. Ce ne sono molti che permettono di acquistare vecchi oggetti, a cifre davvero contenute.
Per quanto riguarda invece i colori il discorso è molto semplice: i colori che dominano sono il grigio e in generale le tonalità scure. Questo può rendere l’ambiente un po’ “pesante”, ma è proprio qui che entra in gioco il terzo elemento dello stile industriale: la luce.
Non si può prescindere da una buona illuminazione; lo stile industriale fa dominare sì i colori scuri, ma senza la giusta luce l’ambiente risulterà non solo buio, ma anche poco accogliente e caldo. Il trucco sta nel valorizzare l’ambiente anche attraverso lampade a soffitto e da parete. Proprio le lampade da soffitto sono in genere sospese con fili quasi invisibili che danno un effetto molto affascinante.
In questo modo, l’ambiente risulta illuminato e accogliente, ma viene valorizzata soprattutto la zona vissuta, in particolare nel caso dei grandi spazi con soffitto alto. In generale, è questione di trovare il giusto equilibrio tra i vari elementi della propria casa o dell’ambiente da arredare, con la giusta quantità di elementi decorativi e un perfetto gioco di luci si può ottenere un risultato incredibile!
Laureata in marketing, appassionata di Real Estate e Tecnologia.
Oggi si occupa di marketing in Wikicasa per applicare tutte le potenzialità del digital al mondo dell’immobiliare.