09 Giugno 2023, 14:45

Approvata da parte del Ministero del Turismo la bozza del Disegno di legge sugli affitti brevi. Con la previsione di un soggiorno minimo di due notti e una nuova disciplina normativa si vuole mettere un punto fermo nella lotta contro le locazioni abusive.

L’obiettivo è dunque dire basta al caos che imperversa nel settore, dando un riconoscimento ufficiale alla figura del property manager e puntando su un codice identificativo nazionale. Come? Attraverso:

  • obbligatorietà dell’apertura di un codice specifico di categoria;
  • una specifica disciplina relativa al ruolo di sostituto di imposta del proprietario;
  • l’introduzione di sanzioni per chi viola i propri doveri la cui applicazione è demandata agli Enti comunali e alle autorità di pubblica sicurezza in base alla rispettiva competenza.

Disciplina uniforme del DDL Santanché

Il DDL Santanché, una norma che punta a fornire una disciplina uniforme nazionale (Articolo 1) finalizzata a:

  • far fronte al rischio di un turismo sovradimensionato rispetto a quelle che sono le possibilità delle strutture ricettive locali;
  • salvaguardare la residenzialità dei centri storici al fine di evitare lo spopolamento.

Chi può gestire gli immobili in caso di locazione con finalità turistica (Articolo 2)

I soggetti che possono gestire gli immobili oggetto di locazioni aventi uso turistico sono:

  • coloro che svolgono attività di intermediazione immobiliare;
  • coloro che gestiscono portali online (OTA);
  • proprietari dell’immobile, detti comunemente host;
  • property manager purché siano dotati di agenzia immobiliare.

Codice Identificativo Nazionale obbligatorio (Articolo 3)

Sulla base di quanto disposto dall’Articolo 3 si vuole contrastare la frammentazione che caratterizza l’attuale normativa regionale rendendo obbligatorio il Codice identificativo nazionale (Cin). Verranno dunque messi in cantiere i 20 Codici identificativi regionali (Cir) che esistono attualmente.

I codici nazionali saranno resi obbligatori anche per le OTA (online travel agency), ovvero le agenzie turistiche online.

Soggiorno minimo di due notti (Articolo 4)

L’Articolo 4 contiene delle limitazioni alle locazioni brevi con finalità turistica, mediante la previsione di un soggiorno minimo di due notti (minimum stay) con modalità ancora da approfondire. Tale regola sarà valida in riferimento ai Comuni caratterizzati da un’alta densità turistica che, in base ai dati Istat, sono quasi 1.000 su 78.882 Comuni italiani.

Property manager (Articolo 5)

Con il DDL Santanché viene riconosciuta in maniera ufficiale la figura del property manager. L’ISTAT provvederà infatti all’introduzione di uno specifico Codice ateco per tale categoria. Essi dovranno assumere il ruolo di sostituto di imposta e a tal fine percepire e versare, per conto del proprietario dell’immobile, la cedolare secca. Il property manager sarà anche abilitato a richiedere l’apertura della Scia sempre in nome e per conto del proprietario.

Sanzioni in caso di locazioni abusive

Una vera e propria svolta viene dalla previsione di sanzioni per contrastare il fenomeno delle locazioni abusive.

Esse sono poste a carico di:

  • OTA;
  • Proprietari;
  • Property manager.

Qualora disattendano l’obbligo di CIN.

Aigab

Grande soddisfazione proviene da Aigab, l’associazione dei property manager in Italia. Finalmente le istanze che erano state presentate da tempo sono state accolte. Il riconoscimento di un ruolo professionale ai gestori che potranno divenire intestatari del Cin, il codice nazionale che sostituisce quello regionale, è un obiettivo concreto.

Secondo Aigab anche la previsione di un codice ateco di categoria è un altro elemento fondamentale che caratterizza la nuova disciplina unitaria. Si identifica la categoria che collaborerà con lo Stato nella gestione del patrimonio immobiliare atto a produrre reddito.

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