
A seguito della proposta lanciata qualche mese fa dal Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per il 2024 si potrebbe prospettare un nuovo condono edilizio. Siamo di fronte ad un argomento caldo che desta discussioni e polemiche su più fronti, visti i pareri contrastanti sul tema. Perplessità insorgono sia nell’ambito della maggioranza che all’interno dell’opposizione. Ma cerchiamo di capire quello che potrebbe accadere, spiegando in primo luogo quale sia la differenza tra condono edilizio e sanatoria. Questi due termini sono infatti simili e spesso si confondono, ma fanno riferimento a fattispecie differenti.
L’aspetto che li accomuna è che in entrambi i casi la legge italiana consente di riparare all’errore che è stato commesso.
Che cos’è l’abuso edilizio
Partiamo innanzitutto specificando quando si compie un abuso edilizio.
Si ha un abuso edilizio nel caso in cui si realizzano dei lavori senza che vi sia la specifica autorizzazione amministrativa richiesta dalla legge per quella tipologia di opera. A porre rimedio ci sono tuttavia il condono edilizio e la sanatoria che sono due strumenti che permettono di regolarizzare l’intervento posto in essere. Diversi sono tuttavia i presupposti che danno luogo all’uno o all’altro rimedio.
L’abusivismo in Italia è un fenomeno piuttosto diffuso specie nel Meridione della Penisola. Questo ha comportato molteplici demolizioni di immobili pertanto deve essere trattato con la giusta attenzione.
La condotta posta in essere è sanzionata penalmente con la previsione di una pena pecuniaria o detentiva che in funzione della gravità dell’abuso compiuto è di entità maggiore o minore.
Che cos’è il condono edilizio
Il condono edilizio è uno strumento che consente di rendere lecito un lavoro che non avrebbe dovuto essere realizzato, in quanto privo della necessaria autorizzazione e compiuto in violazione della normativa vigente all’epoca della sua realizzazione. Questo può succedere sia in caso di nuove costruzioni che di interventi su immobili già esistenti.
Ciò che deve essere chiaro è che il condono può essere richiesto solo e soltanto se vi è alla base una specifica legge di carattere speciale che lo disciplina. È necessario, dunque, l’intervento del Parlamento e la legge che viene approvata ha una durata limitata nel tempo.
Si segnala che tutti i procedimenti avviato con lo scopo di ottenere i condoni sono a carattere oneroso.
Non possono rientrare nelle procedure di condono gli immobili che sono considerati a rischio idrogeologico.
L’oggetto dell’attuale proposta di Matteo Salvini riguarderebbe alcuni abusi edilizi minori compiuti ante il 30 gennaio 1977 così come individuati dal Testo Unico dell’Edilizia. Si perverrebbe ad una regolarizzazione automatica di tali abusi tenendo conto che resterebbero esclusi dall’eventuale misura le ville o abitazioni situate in aree sismiche o gli immobili sulle spiagge. Si tratterebbe di un condono relativo a delle irregolarità ritenute, ad avviso del Ministro, non essenziali.
Di diverso parere sono alcuni esponenti della maggioranza e l’opposizione che ravvisano in un simile provvedimento un’opportunità, per chi commette gli abusi, di farla franca e ad ogni modo evidenziano l’assenza di alcuna utilità pubblica. Per alcuni, ad esempio, sarebbe più opportuno investire nella rigenerazione urbana che avrebbe impatti positivi sul lungo periodo.
Che cos’è la sanatoria edilizia
La sanatoria edilizia è un atto amministrativo che ha la funzione di regolarizzare le modifiche che sono state apportate ad un immobile senza l’obbligatorio titolo abilitativo.
Siamo di fronte ad abusi cosiddetti formali perché compiuti comunque nel rispetto dei regolamenti edilizi e urbanistici.
Per poter ottenere la sanatoria edilizia è necessaria una doppia conformità dell’immobile alla normativa.
L’edificio deve infatti essere conforme ad un tempo alle normative edilizie e urbanistiche del tempo della realizzazione e alle normative in vigore nel momento della domanda di sanatoria.
Anche la sanatoria ha dei costi che variano in funzione del momento in cui viene presentata la domanda (permesso in sanatoria) e a seconda del titolo amministrativo non richiesto.
Non tutti gli abusi possono essere oggetto di condono o sanatoria. In tal caso l’unico rimedio possibile sarà la loro demolizione. È il caso, ad esempio, degli immobili situati in aree sottoposte a vincolo paesaggistico che non possono in alcun modo essere regolarizzate.

Laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino lavoro nel mondo delle assicurazioni. Sono appassionata di libri, cinema e comunicazione e dal 2013 ho iniziato la mia esperienza in continua evoluzione come web writer.