L’investimento in immobili commerciali è un buon affare? L’acquisto di un immobile commerciale è un importante passo sia per chi vuole utilizzarlo per la sua impresa, sia per chi vuole fare un investimento.
Infatti, la redditività di questi immobili si aggira attorno al 12% per i negozi, al 9,4% per gli uffici e al 7,1% per i garage.
Ecco alcune informazioni che chi acquista deve avere sui fondamenti del mercato immobiliare commerciale, sulle tipologie disponibili e sui fattori economici che influenzano questo settore.
Investimento immobili commerciali: rischi e vantaggi
Prima di procedere con un investimento in immobili commerciali è importante essere consapevoli dei rischi. L’acquisto di un immobile commerciale va preceduto da attente valutazioni e da una pianificazione accurata.
Bisogna tenere presente l’impatto delle fluttuazioni economiche, le tendenze del settore e la complessità della gestione, ma esistono anche importanti vantaggi: l’investimento in un immobile commerciale garantisce un rendimento stabile, grazie anche ai contratti d’affitto a lungo termine, e permette di diversificare le entrate per mitigare i rischi. Inoltre, vi è un ammortamento veloce, favorito da regimi fiscali agevolati e defiscalizzazione delle entrate.
Guida investimento immobili commerciali: le tipologie
Il mercato degli immobili commerciali è molto più variegato di quello delle residenze: comprende uffici, negozi al dettaglio, strutture industriali, magazzini, centri sanitari, hotel, ristoranti e molto altro. Ogni tipo di proprietà ha caratteristiche specifiche che vanno conosciute.
Gli immobili commerciali rientrano nella categoria C, e in particolare in queste sottocategorie:
- C1, negozi e botteghe;
- C2, magazzini e depositi;
- C3, laboratori per arte e mestieri;
- C4, locali e fabbricati per esercizi sportivi;
- C5, stabilimenti balneari e di acque curative;
- C6, rimesse e autorimesse, scuderie, stalle;
- C7, tettoie aperte e chiuse.
Investimento immobili commerciali: caratteristiche
Ecco le caratteristiche delle tipologie più scelte dagli investitori del mercato immobiliare commerciale:
- Uffici: è uno degli investimenti più comuni e richiede la scelta di una buona posizione, in un distretto d’affari o in centro, e può generare guadagni interessanti.
- Spazi commerciali: negozi e showroom offrono una discreta stabilità dei rendimenti e risultano migliori se si scelgono catene o franchising.
- Capannoni: i capannoni industriali o logistici devono essere conformi a molte normative vigenti e possono garantire importanti entrate.
Investimento immobili commerciali: parametri per la scelta
Quando si fa un investimento in immobili commerciali, la scelta è molto soggettiva e dipende dalle esigenze professionali o di investimento.
Ci sono poi considerazioni da fare su questi parametri:
- la posizione,
- le dimensioni,
- la configurazione interna,
- le infrastrutture
- i servizi presenti nei dintorni
- le normative specifiche della categoria.
La posizione dell’immobile avrà un ruolo chiave. Se l’immobile è destinato a negozio o bottega la priorità è che siano in una zona trafficata, se invece si tratta di un deposito o magazzino si deve trovare in zone ben servite dalle infrastrutture. Potrebbe essere interessante scegliere una zona soggetta a rinnovamento urbano.
Conoscere il mercato prima di investire su un immobile commerciale
Per fare un buon investimento su un immobile commerciale va conosciuto approfonditamente il mercato del lavoro: ad esempio il lavoro in remoto ha diminuito la richiesta di spazi per uffici, mentre il successo della pratica degli acquisti online ha incrementato la domanda di magazzini e centri di distribuzione.
Immobile commerciale locato VS immobile commerciale vuoto
L’immobile scelto può essere locato o vuoto: entrambe le opzioni hanno vantaggi e svantaggi.
L’immobile locato lascia “in eredità” il contratto di locazione associato. Un acquisto di questo tipo richiede alcune ricerche sull’inquilino, sulla sua affidabilità finanziaria e sulla solidità della sua attività. Serve quindi un’analisi dettagliata del profilo di rischio, che comprenda indagini sulla solvibilità del locatario, la resilienza del settore in cui operano e l’adattabilità dell’immobili ai cambiamenti che il mercato richiederà.
L’immobile commerciale vuoto è l’ideale per chi lo vuole utilizzare per una sua attività o anche solo come deposito. Se invece l’obiettivo è trovare un inquilino, bisogna fare uno studio sulle possibilità di ospitare un’impresa di successo. Quest’indagine va fatta prima di comprare l’immobile.
Guida investimento immobili commerciali: i contratti
I contratti di locazione del settore commerciale possono essere di maggiore durata rispetto a quelli residenziali (ad esempio quello da 6 + anni). Questa caratteristica genera delle garanzie ma anche dei vincoli a lungo termine ed è per questo che il contratto va scritto con attenzione e dovrebbe includere clausole sulle spese, su eventuali modifiche strutturali e sulle tasse.
Le spese in un investimento su immobili commerciali
Bisogna inoltre tenere conto delle tasse e delle spese che un immobile commerciale comporta. Oltre ai 50 euro per imposta ipotecaria e catastale, ci sono queste spese a seconda del caso:
se si acquista da un privato o da un’impresa che ha concluso i lavori da 4 o più anni, un’imposta di registro pari al 9% e non si paga l’iva
in caso contrario, l’imposta di registro ammonta a 200 euro e c’è l’iva al 22%.
Ci sono poi ulteriori spese:
- eventuali consulenze per l’acquisto,
- spese notarili,
- conservazione e registrazione dell’atto,
- onorari del notaio,
- spese relative al rogito.
In arte Irriverender, è Architetto di formazione, Docente di ruolo di Tecnologia, Copywriter e Seo Specialist.
Collabora con varie riviste e siti, scrivendo saggi su temi di architettura, domotica, design, real estate e tecnologia dell’abitare.