Qual è stato l’effetto dell’euro sui mutui? Andando ad analizzare le serie storiche dei tassi di interesse relativi ai mutui presenti sul sito di Bankitalia si nota che dal 1997 ad oggi i tassi di interesse sono diminuiti sensibilmente. I TEGM (tassi effettivi globali medi dei mutui), infatti, sono scesi dal 10.6% del 1997 al 2.6% per i variabile e 3.18% per i fissi di oggi. In particolare, con l’introduzione dell’euro finanziario (nel 1° gennaio 1999) il tasso di interesse crollò di circa 4 punti percentuali nell’arco di un semestre, rispetto all’anno precedente.
Sembrerebbe quindi che l’avvento della moneta unica non abbia reso tutto più caro o, almeno, non i finanziamenti legati all’acquisto di un immobile. Certo, l’introduzione dell’euro da sola non basta a spiegare il calo dei tassi di interesse, ma, insieme ad altre variabili quali crisi del mercato immobiliare, politica monetaria e andamento dell’inflazione, contribuisce a spiegare il netto calo del costo dei mutui.
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