01 Settembre 2017, 12:59

La Legge sulla Concorrenza impone nuove regole per le compravendite immobiliari. La Legge introduce infatti il principio del ‘Deposito del prezzo al notaio’, in base al quale le parti – o anche solo una di loro – potranno richiedere al notaio di trattenere la cifra versata dal compratore che poi verrà depositata su un conto corrente fino alla trascrizione del trasferimento dell’immobile (n.b. il tempo massimo per una trascrizione è fissato dalla legge in 30 giorni).

Il notaio dovrà dunque disporre di un conto corrente dedicato sul quale far confluire il denaro ricevuto dai clienti. Gli interessi del conto corrente dove verranno depositati i soldi, vanno allo Stato, che, secondo la legge, li destinerà al fondo per le Piccole e medie imprese.

Per gli agenti immobiliari si tratta dell’ennesima gabola per il mercato immobiliare, che squilibra i giochi a vantaggio del compratore. Fiaip, associazione di categoria degli agenti, percepisce la norma come una vera e propria “nuova tassa sulla casa”.

Così si esprime Paolo Righi, presidente di FIAIP: “Il deposito del prezzo al notaio è da ascriversi alla già nutrita schiera delle leggi “inutili e dannose” varate per il nostro comparto. La legge crea una disparità fortissima tra le parti, che fino ad oggi erano bilanciate e tutelate, mentre ora il venditore diventa parte debole del contratto. Inoltre, la sua applicazione creerà notevoli problemi a quei venditori che intendono vendere la propria abitazione per comprarne subito un’altra: sarà quasi impossibile per chi vende casa impegnarsi all’acquisto di una nuova abitazione, non potendo contare sul denaro proveniente dalla vendita del proprio immobile”.

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